NOTIZIE DAL COMUNE DI CASERTA

CAMORRA E BUSTE DI SOLDI. “Che abbiamo il negozio?”. La sorella degli imprenditori Rea se la ride per le “strane magliette” chieste dal faccendiere di Nicola Ferraro. Ecco chi avrebbe aiutato a fare il cash con le fatture false

Nome in codice per i contanti, secondo una teoria, a nostro avviso credibile, dei magistrati Ranieri e Giordano della DDA di Napoli. I due milioni di euro sequestrati a casa di Giuseppe Rea sarebbero stati messi insieme anche grazie a delle fatture false da parte di imprenditori amici (non indagati): l’elenco delle società coinvolte

CASERTA. Prima Piantedosi sospende Franco Biondi, poi i commissari fanno il contratto “110” a Vitelli: errore madornale. Marino e il suo console potranno conoscere ogni penna che sarà spostata sul comune

In questo articolo esprimiamo ragioni generali, principali. Ma se saremo costretti, vi racconteremo di decine di fatti, di cose che questi due hanno fatto insieme. Se oggi Vitelli non è imputato come Franco Biondi nella tangentopoli casertana è solo perché il Parlamento ha eliminato dal codice penale il reato di abuso d’ufficio, con conseguente stralcio della posizione del vicepresidente dell’Ordine degli ingegneri. Così non va

LA GARA ASL TRUCCATA (E QUAL E’ LA NOVITA’). Il direttore Blasotti revoca ma poi non vince l’uomo di Ferraro ma gente dell’agro-aversano che aveva già fatto il pieno di milioni

L’ex re dei rifiuti mette in campo i Fiocco di Sparanise. In un primo tempo viene assecondato e secondo il pm alla “ricotta” partecipa anche Michelina Barca commercialista legatissima ai Rea. Ma alla fine vincono i Martino che già nel 2021 avevano intascato un milione e 500mila euro e che erano stati indagati per un’altra gara, sempre sulla legionella, bandita quella volta dall’Asl NAPOLI 1 e di cui CasertaCe aveva dato notizia

Alla Provincia non è cambiato nulla per gli appalti. Non si capisce a chi sia passata la gara da 2 MILIONI vinta e poi persa al Tar dal genero di Anacleto Colombiano

NON NE FATE FACCIA, nonostante tutto quello che è successo con Magliocca, Palmieri, Madonna e co. Nessuna traccia dei verbali di gara, in patente violazione del decreto sulla Trasaparenza, oltre che della ditta esecutrice (art.68 codice Appalti) scelta dal consorzio Fenix, che a Caserta ha lavorato con Raffaele Pezzella, almeno per quanto sappiamo noi

LA NOTA. Edmondo Cirielli e Gimmi Cangiano dopo essersi “pappati” la Sovrintendenza e Carditello, ora vogliono mettere le mani sulla gestione della Reggia

Nel momento in cui Zinzi sollecita il ministro dei beni culturali Giuli ad attivare la procedura per il bando europeo relativo alle nomine del novo dg vuol dire, secondo la nostra interpretazione, che il Mibact, probabilmente compulsato dal salernitano Cirielli sta traccheggiando.  E allora valutando quello che è successo alla sovrintendenza non la nomina ad interim di Mariano Nuzzo, alla Reggia di Carditello, con i primi affidamenti ad improbabili mobilifici di Lusciano così come CasertaCe ha già scritto puntualmente, non si può non pensare che esista un piano di Cirielli e del suo finto scudiero Cangiano per condizionare anche la nomina del nuovo direttore del massimo monumento borbonico

LA REGGIA DI CASERTA cade a pezzi. Zinzi spiega, euro per euro, cosa avrebbe dovuto risolvere il maxi finanziamento di 25milioni di euro del governo

N CALCE ALL’ARTICOLO IL TESTO INTEGRALE DELL’INTERROGAZIONE DI ZINZI. Biglietteria chiusa, museo chiuso al cospetto del presidente nazionale dei B&B, ingresso da Corso Giannone “vietato”, Flora inespugnabile, disdoro dappertutto. Eppure il monumento riceve soldi a palate. E allora perchè non si attivano subito le procedure per il concorso finalizzato alla nomina del nuovo direttore generale che dovrà sostituire le fallimentare pentastellata Tiziana Maffei? Ve lo diciamo in un secondo articolo che accompagna questo