IL NOME. Pestato per la spilla antifascista, arrestato esponente di CasaPound in servizio alla REGGIA di CASERTA

19 Gennaio 2024 - 10:12

Ai domiciliari con altri due sodali.

CASERTA Tre esponenti napoletani di CasaPound sono finiti ai domiciliari e ad un quarto è stato notificato un divieto di dimora, nell’ambito di una inchiesta sull’aggressione subita a Napoli nell’ottobre 2023 da un fotografo che indossava una spilla con un logo antifascista sul giubbotto. Gli arresti domiciliari sono stati notificati agli esponenti di CasaPound Vittorio Acuto, 34 anni, Paolo Primerano, 39 anni (ex guardia giurata, dipendente del ministero dei Beni culturali in servizio presso la Reggia di Caserta), e a Taras Buha, 28 anni (ritenuto legato a fazioni neofasciste ucraine). Divieto di dimora nella provincia di Napoli, invece, per il fratello gemello di Vittorio Acuto, Roberto, 34 anni, segretario cittadino di CasaPound. 

Anche una quinta persona, sempre del gruppo di estrema destra, è indagata per concorso in reato. Dalle indagini della Digos è emerso che quattro degli indagati in questa vicenda erano presenti alla commemorazione di Acca Larentia avvenuta il 7 gennaio quando centinaia di persone fecero il saluto fascista per ricordare la morte di giovani del Fronte della Gioventù uccisi 46 anni fa.

Ad ottobre la vittima, un 44enne, fu immobilizzata, minacciata con un coltello, colpito a calci e pugni per portargli via il giubbotto. Le indagini della Digos, coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli, Gruppo antiterrorismo, hanno permesso di individuare gli indagati tramite l’analisi delle telecamere di videosorveglianza. In seguito all’aggressione, all’uomo che indossava il giubbotto fu diagnosticato in ospedale un severo trauma cranico. L’episodio, avvenuto la sera del 12 ottobre 2023 nel quartiere collinare del Vomero, suscitò la reazione di diverse forze politiche. Alcuni giorni dopo si tenne un sit-in di solidarietà con la vittima. Sull’accaduto i parlamentari del M5s Dario Carotenuto e Gilda Sportiello presentarono una interrogazione al ministro dell’Interno.