Il figlio di “Gerardone” Napolitano “si prende” un’azienda agricola della Regione Campania come unico partecipante alla gara. Zannini? Noooo, non c’entra nulla

In questo articolo vi sintetizziamo i fatti, che potrete leggere nella determina che pubblichiamo in calce. È sicuramente solo una coincidenza che di mezzo ci sia una famiglia, già un corpo e un’anima con Peppe Valente, tra le più legate al consigliere regionale, che ne apprezza le grandi doti professionali, come dimostra la nomina di Gerardo Napolitano tra i revisori dei Conti dell’ex Consorzio Idrico, un ente non a caso senza macchia

LA NOTA. Giovanni Zannini è un genio: ha 70mila voti, è vittima degli attacchi della camorra ed è stimato dalla magistratura. Dobbiamo inchinarci e accettarlo senza se e senza ma

Noi rimaniamo del nostro punto di vista, ma come ho detto nel breve video editoriale del 24 giugno scorso, che riproponiamo all’interno dell’articolo odierno, una cosa è la convinzione di un giornalista, una cosa è l’ambito di attività professionale di un giornale, altra cosa è la legittimità piena e indiscutibile dei successi elettorali di un uomo senza partito considerato immacolato e ora, alla luce della legittimazione avuta sia dalla Dda di Napoli per la vicenda di Tiberio La Torre, sia dalla cerimonia della cittadinanza onoraria al procuratore di Aversa, anche di più dalle toghe. E le toghe ne sanno sicuramente molto, ma molto di più, di quanto ne sappiamo noi